Codice etico
1) Chi opera nel marketing non deve arrecare danni ad altri soggetti, ossia deve operare nel settore in cui è specializzato e nel quale ha acquisito esperienza in modo da aggiungere valore ai clienti, rispettare tutte le leggi e le norme applicabili e compiere le proprie scelte nel rispetto di elevati standard etici.
2) Chi opera nel marketing deve alimentare la fiducia nei confronti della professione che svolge, proponendo prodotti/servizi atti all’uso che se ne deve fare e che viene annunciato. Ciò presuppone che le comunicazioni e le informazioni diffuse sui beni e servizi non devono essere intenzionalmente ingannevoli o false. Inoltre, è fondamentale che si costruiscano procedure che permettano di porre rimedio alle eventuali lamentele dei consumatori, nonché che si assumano sempre comportamenti corretti e sinceri in modo da facilitare l’efficacia del processo di scambio.
3) Chi opera nel marketing deve rispettare, comunicare e mettere in pratica i valori etici che stimolano la fiducia dei consumatori nell’integrità del sistema di scambio di marketing. Tali valori sono intenzionalmente di tipo aspirazionale e includono l’onestà, la responsabilità, la correttezza, il rispetto, la trasparenza e il senso civico.
VALORI ETICI
Onestà: Sincerità e onestà nei rapporti con i clienti e gli stakeholder:
a) Dire la verità sempre e in ogni situazione;
b) Offrire prodotti o servizi di valore che corrispondono a quanto detto nelle comunicazioni diffuse;
c) Assumersi le responsabilità dei propri prodotti o servizi nel caso in cui non soddisfino quanto dichiarato;
d) Onorare i propri impegni e promesse, siano questi impliciti o espliciti.
Responsabilità: affrontare le conseguenze delle decisioni e delle strategie di marketing scelte:
a) Fare tutto il possibile per soddisfare i bisogni dei consumatori/clienti ;
b) Non fare uso di coercizione nei confronti degli stakeholder;
c) Non venire meno ai propri obblighi sociali per favorire stakeholder con elevato potere contrattuale;
d) Riconoscere gli impegni nei confronti dei segmenti del mercato più vulnerabile dal punto di vista economico, come i bambini, gli anziani e tutti gli individui svantaggiati.
Correttezza: Cercare di trovare un equilibrio equo fra i bisogni dell’acquirente e gli interessi del venditore:
a) Presentare i prodotti chiaramente durante la vendita, la pubblicizzazione e le altre forme di comunicazione, evitando qualsiasi tipo di promozione fallace, ingannevole e fuorviante.
b) Evitare ogni pratica commerciale che comprometta la fiducia del cliente;
c) Non attuare strategie di price fixing, di prezzo predatorio e di prezzo ingannevole o civetta;
d) Non farsi coinvolgere consapevolmente in situazioni che determinino conflitti di interesse.
Rispetto: Riconoscere la dignità umana di tutti gli stakeholder:
a) Valorizzare le differenze fra individui ed evitare l’uso di stereotipi negativi nel definire i gruppi sociali (come genere, razza, sesso e orientamenti valoriali) nelle attività di comunicazione;
b) Ascoltare i bisogni dei clienti e fare il possibile per monitorare e migliorare costantemente il loro grado di soddisfazione;
c) Fare uno sforzo particolare per capire i fornitori, gli intermediari e i distributori appartenenti ad altre culture;
d) Riconoscere adeguatamente i contributi alle azioni di marketing apportati da altri, come consulenti, dipendenti e colleghi.
Trasparenza: Operare in totale trasparenza:
a) Comunicare in modo chiaro con tutti gli stakeholder;
b) Accettare le critiche costruttive fatte dai clienti e dagli altri;
c) Chiarire tutti i possibili rischi collegati a beni o servizi, la necessità di sostituzione dei componenti o altre possibili evenienze che possano influire sulle decisioni di acquisto del cliente;
d) Comunicare senza eccezioni i prezzi di listino, le condizioni di finanziamento e gli sconti praticabili.
Senso civico: Adempiere alle responsabilità economiche, legali, filantropiche e sociali che servono gli interessi degli stakeholder in modo strategico:
a) Proteggere l’ambiente durante l’implementazione delle campagne di marketing;
b) Ripagare la comunità attraverso attività di volontariato e donazione;
c) Incoraggiare i membri della supply chain a garantire un commercio equo per tutti i partecipanti, inclusi i prodotti dei Paesi in via di sviluppo.